Rara statuetta in bronzo dorato raffigurante Akshobhya con Lochana Cina, dinastia Qing (1644-1911) finemente cesellate e con inserti di pietre semi preziose nella corona e nei gioielli. La doratura, a fuoco, è brillante, con pochi segni di consunzione. Il fondo è chiuso con una lastra di rame sulla quale è stato inciso il doppio vajra. Akshobhya è il buddha trascendente (Jina) che presiede al paradiso intermedio dell'Est (Abrhirati: gioia). Per rappresentare il superamento delle polarità del mondo fenomenico e la fusione degli opposti, il buddhismo tantrico si serve dell'immagine della fusione sessuale. La rappresentazione detta Yab-yum o "padre-madre" (yuganaddha) vede in questo caso Akshobhya abbracciato alla prajna Lochana, che gli sta in grembo avviluppandolo con le braccia e reggendo nelle mani la calotta cranica e il vajra. Nell'abbraccio tantrico Akshobhya incrocia solitamente le braccia reggendo il vajra e la campana, in una posizione che lo assimila iconograficamente all'adibuddha Vajradhara. In questo caso invece Akshobhya si riconosce perché le braccia non sono incrociate e il vajra è retto in alto con la mano destra, come quando è raffigurato nel mandala assieme agli altri Jina Rare gilt-bronze figure of Akshobhya with Lochana. Richly decorated with finely chased details and hardstone inlays. Copper base plate with double vajra symbol. Tibet, Qing dynasty (cm 24,5x15x15,5) A very similar work described as Vajradhara was sold at Auctionata N. 25/Oct.2013 n. 53; Compare H. W. Shumann, Immagini buddhiste, Roma, Mediterranee, 1989, pp. 85, 101, 105


Estimate € 3,500 - 4,500

Sold € 3,000

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