Asta-Arte Moderna e Contemporanea giugno 2019

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA 

Sede: Via Pontaccio, 12 Milano

Asta: 11, 12 giugno

Esposizione: 7, 8, 9 giugno (ore 10/13-14.30/18.30)

L'asta primaverile di Arte Moderna e Contemporanea dell'11 e 12 giugno si presenta ricca di interessanti proposte.

Le opere in ceramica hanno ruolo predominante. Il Ponte riscopre un capolavoro di Lucio Fontana, una straordinaria ceramica policroma di grandi dimensioni raffigurante una ballerina dai colori delicati, proveniente da una collezione privata milanese, donata direttamente dall'artista e da allora conservata nella dimora del proprietario (Ballerina, 1952, ceramica policroma, cm 75x50x40, prezzo di partenza € 250.000). Del maestro dello spazialismo sarà presente anche una fluttuante Madonna col Bambino (partenza € 100.000) e una superba Crocifissione di 52cm con partenza € 180.000. Non mancheranno, inoltre, numerosi lavori di Fausto Melotti e un nucleo di terracotte di Pablo Picasso.

Un'attenzione speciale sarà dedicata al Novecento e al figurativo italiano con opere di Cagnaccio di San Pietro, Ottone Rosai, Massimo Campigli, Renato Paresce, Giorgio de Chirico. A queste si affianca una sezione di opere futuriste: Fortunato Depero, con Riesumazioni veneziane (1926), proveniente dalla raccolta Mattioli ed esposta alla Biennale d'arte di Venezia del 1932, un dipinto del 1915 di Baldessari, e un raro bronzo del 1930 di Mino Rosso.

Tra le opere su carta una gouache del 1925 di Frantisek Kupka, un raffinato ritratto di donna di Amedeo Modigliani regalato da Robert Lebel nel 1939 allo storico dell'arte Antonio Morassi, un bozzetto di scena di Alberto Savinio per il balletto L'Uccello di Fuoco rappresentato alla Scala e una Natura morta del 1930 di Giorgio Morandi.

Significativa la presenza di capolavori internazionali, tra i quali un olio del 1922 di Paul Klee, che vanta tra le ricche provenienze il prestigioso Solomon R. Guggenheim Museum di New York, alcuni olii di fine anni '50 di Emil Schumacher, Gérard Schneider, William Scott e un'acquaforte di Francis Bacon, Three Studies of the Male Back. Un olio di Andrè Masson e uno di Max Ernst del 1951 dedicato all'Essere Superiore degli Uccelli, Loplop, il personale fantasma dell'artista, uno di Bernard Buffet (1958), un 'nodo' di Jorge Eielson (1966) e una tecnica mista di Antonio Dias (1977).

Due storici lavori di Hans Hartung troveranno rilievo in catalogo: una tecnica mista su carta del 1952 proveniente da un'importante collezione privata milanese con partenza € 25.000 sarà affiancata dalla graffiante essenzialità di un olio su tavola del 1958 cui è dedicata la copertina.

In catalogo anche una raccolta di opere del Gruppo Zero e dell'Arte Concreta: un raro papier mâché di Jan Schoonoven proveniente dalla collezione dell'artista olandese Henk Peeters, un olio su tela di Max Bill (1966-69) e uno museale di Victor Vasarely del 1957 (stima 100.000 - 150.000 €). Sarà presente inoltre il mistico Blue Monochrome (IKB 322) del 1959 di Yves Klein, una delle pochissime opere del genio francese in vendita sul mercato internazionale con una partenza di € 80.000.

Si prosegue con Joseph Beuys, due Ben Nicholson degli anni '50, una carta applicata su tela e un olio provenienza Galerie Beyeler di Basilea. Ancora, Ray Johnson, una grande tela di Irma Blank, Johannis-Nacht di Anselm Kiefer - tecnica mista con riproduzione fotografica de I sette Palazzi Celesti, installazione site specific per il Pirelli Hangar Bicocca di Milano - e due opere di William Kentridge provenienti dalla collezione Giannegidio Silva, presidente della società Metropolitana di Napoli.

Non mancheranno lavori di artisti italiani con mercato di portata globale come Enrico Castellani, Fausto Melotti con un ottone Senza titolo 1935-1974, tratto da un progetto dell'artista risalente al 1935 e una biro su carta di Alighiero Boetti. Si prosegue con un nucleo di Antonio Calderara che spazia dai dipinti figurativi alla sintesi astratta, Arnaldo Pomodoro, un Fiore fantastico del 1954 di Osvaldo Licini, Enrico Baj con Grande Spettacolo (olio, collage, vetri, specchi e pietre del 1956), una tela di Antonio Sanfilippo del 1955, di Valerio Adami un acrilico su tela di grandi dimensioni (1969-70), e ancora di Mario Schifano un olio su tela (1965) del periodo pop Oltre le strisce.

Le sculture, come da tradizione, trovano uno spazio di rilievo in catalogo: Carmelo Cappello sarà presente con un marmo rosa del Portogallo contrapposto a un bronzo di Giò Pomodoro, Guscio (1965), dal carattere forte e appariscente. Gli italiani saranno affiancati dall'artista sudamericano Agustín Cárdenas con un imponente marmo bianco del 1971 di oltre 2 metri di altezza.



TOP