Lotto n° 74  | Asta 606

Scheda critica

Valutazione € 3.300  - 3.500 

Aggiudicato € 4.500 

In asta: 28 Marzo 2023 ore 15:00

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Scultore veneto, metà del secolo XVIII Baccante (Arianna ?) Scultura in pietra (h. cm 188) (difetti)   Le due statue (lotti 74 e 75) ritraggono un Villano in abiti moderni che sorreggere in braccio un fagiano, animale simbolo di rinascita e dei cicli lunari, e una baccante, come percepibile dall’estasi dionisiaca del volto, dalla corona di foglie di vite e dal grappolo d’uva sorretto nella mano sinistra, da identificare presumibilmente con Arianna, la figlia di Minosse fuggita da Creta con Teseo e poi finita in sposa di Bacco. Nonostante lo scarto dimensionale, le due figure sono accostabili per la tematica da giardino e per lo stile, pertanto è da credere che in origine facessero parte di due diversi gruppi usciti dalla bottega del medesimo scultore. Le fattezze un po’ grevi, le fisionomie squadrate e lineari, la gestualità vigorosa e serpentina, il panneggiare nervoso, increspato e denso, trovano puntuali riscontri con le statue in pietra, raffiguranti il Valore e la Virtù eroica, di Villa Capra a Sarcedo (Vicenza), che sappiamo esser state pagate a allo scultore veneto Francesco Leoni nel 1766 (De Vincenti p. 255). Altre tangenze possono registrarsi con alcune statue, il San Giorgio e il San Giovanni Evangelista, originariamente sulla facciata della chiesa di Santa Maria in Foro a Vicenza, databili al primo decennio del Settecento e riferite dubitativamente allo scultore vicentino Giovanni Calvi (Semenzato 1966, pp. 99, 101), ma anche con opere di Angelo Marinali, scultore di Bassano e fratello del più celebre Orazio, come il San Matteo Evangelista nella chiesa di San Nicolò a Venezia.   Per confronto si veda: - C. Semenzato C., La scultura veneta del Seicento e del Settecento, Venezia 1966. - M. De Vincenti, Scultura nei giardini delle ville venete, Venezia 2014.


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Aggiudicato € 4.500 

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