Valutazione € 5.000 - 8.000
In asta: 24 Settembre 2024 ore 15:00
AGOSTINO, Aurelio (354-430, Santo) - De civitate Dei. Roma: Ulrich Han (Udalricus Gallus) e Simon Nicolai Chardella, 1474. Copia dagli ampi margini e completa delle pagine di testo, ma senza il registro in fine e le due bianche, con numerose affascinanti ed eleganti annotazioni coeve. La celebrata opera di Sant'Agostino è apparentemente un'apologia della chiesa cristiana, che l'autore vedeva risorgere dalle rovine dell'impero romano, ma è anche e soprattutto un'opera di storia e di filosofia. Nel Medioevo "gli scritti di Agostino contenevano forse il corpus più consistente di idee filosofiche allora disponibile in latino" (Kristeller, Augustine and the Early Renaissance, Studies in Renaissance Thought and Letters, I, 1956). Le sue opere furono fondamentali per la trasmissione della filosofia platonica e "sia Lutero che Calvino presero Agostino come fondamento del protestantesimo accanto alla Bibbia stessa" (PMM). I celebri stampatori romani, Ulrich Han e Simon Nicolai Chardella furono fra i primi a comprendere che l'era del copista era finita e che sarebbe cominciato il grande sviluppo della stampa. In particolare Chardella intuì chei libri occorreva saperli vendere; egli intese che per fare si che la nuova arte della stampa trionfasse occorrevano ingenti capitali di investimento e una capacità di smercio dei libri non solo nella città di produzione, ma in tutte le piazze colte della cristianità: fu il primo a comprendere, cioè, che agli stampatori era necessario che si affiancassero finanziatori o editori. Da quando i due stampatori si misero in società nel 1470 furono anni di intensa produzione a partire dal primo libro prodotto del Tortelli, "Ortographia", sino a quelli pubblicati nel 1474, anno in cui cessò il loro rapporto (Treccani). Curiosamente la copia qui presente differisce leggermente rispetto a quella digitalizzata della Biblioteca Vaticana nell'impostazione tipografica del fascicolo B, che corrisponde invece a quello dell'esemplare Stamp.Ross.2149. Solo una copia di questa edizione è registrata in RBH e fu venduta nel 1954. Folio (382 x 256mm). 261 (di 264) carte (manca il registro in fine e senza le due bianche, angolo superiore interno ed esterno riparato alle prime carte, alcune occasionali macchie di umidità talvolta restaurate al margine esterno come alle carte paginate a inchiostro come 82-88, alcuni sporadici difetti della carta riparati che nelle carte paginate come 129-132 toccano il testo, le pagine preliminari senza la paginazione coeva come nel resto dell'opera, ma con gli stessi difetti rispetto alle pagine immediatamente successive). Pergamena moderna, titolo in oro su etichetta al dorso. Rispetto alla copia digitalizzata della Biblioteca Vaticana il fascicolo B presenta lievi differenze tipografiche. Provenienza: eleganti annotazioni coeve sia all'interno del testo che al margine, antichi marginalia.
Valutazione € 5.000 - 8.000