Valutazione € 2.000 - 3.000
Aggiudicato € 5.500
In asta: 24 Settembre 2024 ore 15:00
PLAUTO, Tito Maccio (ca. 250 a. C.-184 a. C.) - Plautinae viginti comoediae. Treviso: Paolo da Ferrara e Bertocchi Dionigi, 1482. Edizione incunabola delle commedie di Plauto, stampate per la prima volta a Venezia nel 1472 e successivamente a Ferrara in un'edizione senza data [circa 1480]. Il testo latino è quello stabilito da Giorgio Merula (1430-1494), curatore dell'editio princeps stampata per Vindelino de Spira, che utilizzò a tale scopo il Codex Ursinianus (risalente ai secoli X-XI) trovato a Colonia da Nicolaus de Cusa nel 1429, che conteneva dodici commedie precedentemente sconosciute. Folio (276 x 190mm). Titolo manoscritto posteriore alla prima bianca, iniziali e nomi dei personaggi manoscritti meticolosamente in rosso (senza ultima bianca, a2-3 leggermente distaccate al margine superiore, alcuni restauri che raramente toccano il testo soprattutto in corrispondenza delle iniziali e all'ultima carta, alcuni fori di tarlo che toccano a volte alcune lettere, alcune carte dei fascicoli o-q invertite, alcune lievi gore d'acqua marginali e fioriture). Bazzana del XVIII secolo, titolo su tassello e ricchi decori in oro al dorso, doppio filetto in oro ai patti, tagli blu, sguardie marmorizzate (alcune tracce di tarlo e perdite soprattutto al dorso, alcuni segni di usura). Provenienza: alcune annotazioni coeve (alcune leggermente rifilate) - Ercole Silva (1756-1840, Conte di Biandrate; exlibris araldico al contropiatto).
Valutazione € 2.000 - 3.000