Le forme dell’abitare:
Arti decorative e Design
in asta

Anteprima Asta | Press Release | Pubblicato il 12/06/2025

L’asta di Arti decorative del ’900 e Design, in programma il 25, 26 e 27 giugno 2025, propone una selezione di 597 lotti suddivisi in quattro tornate, espressione di un panorama ampio per qualità e varietà.

 

Ad aprire la sessione, nel pomeriggio del 25 giugno, saranno 150 lotti di particolare rilievo storico e artistico. Negli ultimi anni, opere analoghe sono state oggetto di crescente attenzione e sono state incluse in importanti mostre dedicate alle arti decorative e al design del XX secolo - a conferma dell’interesse collezionistico che continua a crescere intorno a questi linguaggi.

 

Fra i pezzi più significativi il rarissimo vaso a conchiglia firmato da Hans Stoltenberg Lerche nel 1912, presentato alla Biennale di Venezia di quell’anno e recentemente esposto alla mostra 1912–1930. Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia, a cura di Marino Barovier (Le Stanze del Vetro, Isola di S. Giorgio, Venezia, 14 aprile – 24 novembre 2024). Il vaso, l’unico recante la firma autografa dell’artista, è uno dei due esemplari ad oggi noti e segna l’inizio della rivoluzione artistica Art Nouveau della vetraria muranese (lotto 439).

 




Lott0 439
Hans Stoltenberg Lerche
Vaso a conchiglia. Esecuzione Fratelli Toso, Murano, 1912ca. Corpo a sezione schiacciata in vetro cristallo soffiato con filamenti verticali verdi e graniglia colorata, entrambi inclusi nella parete dell'oggetto. Filamenti cristallo applicati a caldo sulla parete dell'oggetto. Base in vetro cristallo con filamenti verdi inclusi. Firmato a punta "H. S. Lerche". (cm 21,5x20,5).
Stima € 25.000 - 30.000

 


Seguono proposte altrettanto rilevanti, come una sedia proveniente dalla Villa K2 – casa Cattaneo, progettata e arredata nel 1952–53 da Carlo Mollino sull’altopiano di Agra (VA) (lotto 449). Il modello di sedia, oggi celebre, fu utilizzato poco dopo da Mollino per arredare la Casa del Sole a Cervinia.
Di Gio Ponti, un rarissimo vaso ad urna intitolato “Le passioni prigioniere” ben rappresenta l’apice dell’opera dell’architetto milanese nel periodo in cui fu direttore artistico della manifattura Richard Ginori, decretando il primato italiano nella definizione del gusto Art Déco e del Novecento, come ben evidenziato nella mostra tuttora in corso a Palazzo Reale di Milano (Art Déco. Il trionfo della modernità, a cura di Valerio Terraroli, 27.02.2025–29.06.2025) (lotto 426). Diverse altre ceramiche del periodo ed arredi di Ponti saranno esitati sempre nella prima tornata d’asta del 25 giugno. 
Di Luigi Caccia Dominioni è posto in vendita un raro divano, pubblicato da Roberto Aloi nel 1956 e mai entrato nel catalogo di serie di Azucena (lotto 334). Dello stesso autore numerosi arredi e lampade, alcuni assai rari, saranno venduti sia nella prima tornata del 25 giugno, sia nella quarta tornata, il pomeriggio del 27 giugno.






Lotto 449
Carlo Mollino
Sedia per Villa K2. Esecuzione Ettore Canali, Brescia, 1953ca. Legno massello di rovere e di castagno, ottone. (cm 43x94x45).
Stima € 16.000 - 18.000








Lotto 426
Gio Ponti
"Le passioni prigioniere". Raro vaso a urna della serie "La Passeggiata Archeologica". Manifattura Richard-Ginori, Pittoria di Doccia, Firenze, 1925.
Stima € 11.000 - 12.000

 



Lotto 334
Luigi Caccia Dominioni
Divano. Esecuzione Azucena, Milano, 1955ca. Struttura in metallo e legno verniciato grigio, rivestimento in tessuto motivo cashmere. (cm 194x95x84).
Stima € 11.000 - 12.000

 

 

Un capitolo a sé è rappresentato dalla celebre lampada da terra “Mitragliera”, ideata da Franco Albini alla fine degli anni Quaranta, una creazione dal forte valore simbolico e politico. Albini riutilizzava infatti le forme di un fucile, strumento di morte della guerra da poco terminata, trasfigurandole e risemantizzandole in un oggetto elegante e leggero, destinato alla serenità dell’ambiente domestico (lotto 448).
Lo stesso Albini disegnò nel 1954 l’appartamento di Caterina Marcenaro all’ultimo piano di Palazzo Rosso a Genova. L’appartamento della direttrice dei musei di Strada Nuova, committente del riallestimento delle collezioni pubbliche genovesi di Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, è tuttora un capolavoro dell’interior design italiano e un manifesto della poetica della sospensione e della leggerezza albiniana. Il celebre camino sospeso dell’appartamento fu replicato, con alcune varianti, per un importante committente di Pavia negli anni Sessanta/Settanta sotto la supervisione di Roberto Poggi, ebanista e realizzatore esclusivo degli arredi di Albini (lotto 447).

 





Lotto 448
Franco Albini
Lampada da terra modello "Mitragliera. Probabile esecuzione Arteluce di Gino Sarfatti". Milano, disegno del 1948ca. esemplare dei primi anni '50ca.
Stima € 11.000 - 12.000






Lotto 447
D'après Franco Albini
Camino da centro ispirato all'esemplare disegnato e realizzato da Franco Albini per l'appartamento di Caterina Marcenaro a Palazzo Rosso a Genova (1954). Pavia, anni '60/'70ca.
Stima € 9.000 - 10.000

 

 

Di Tomaso Buzzi sono proposti due vasi realizzati da Venini, uno dalla poetica bocca a forma di cuore e l’altro di grandi dimensioni e dalle forme classiche, rispettivamente nei colori laguna e tramonto, che rivelano inattese sfumature alla luce. Entrambi furono realizzati con la sopraffina tecnica del vetro incamiciato a più strati, inventata per Venini dallo stesso Buzzi negli anni Venti (lotti 437–438).
Infine, di Max Ingrand e Pietro Chiesa è presente una selezione di lampade rare e preziose, tra cui segnaliamo la lampada da tavolo modello “1538” di Ingrand (lotto 326), e la lampada da terra di Chiesa (lotto 317), ispirate entrambe a un immaginario Space Age.

 

 

 


Lotto 438
Tomaso Buzzi
Grande vaso modello "9028". Venini, Murano, 1933ca. Vetro incamiciato "tramonto" a più strati con applicazione di foglia d'oro, piede conico svasato applicato a caldo, corpo a campana rovesciata con bocca leggermente espansa. Firmato su due righe all'acido sull'orlo "venini murano". (h cm 30; d cm 31,5).
Stima € 9.000 - 10.000

 





Lotto 326
Max Ingrand
Lampada da tavolo modello "1538". Esecuzione Fontana Arte, Milano, anni '50. Struttura in ottone e cristallo di forte spessore, disco diffusore inferiore in vetro trasparente incolore acidato sulla superficie esterna, superiore in cristallo rosambrato acidato sulla superficie esterna. (h cm 48).
Stima € 7.500 - 8.000

 

 

Fra gli arredi di particolare interesse: tre lotti di sedie “Africa” di Afra e Tobia Scarpa per Maxalto (lotti 442-443, 445); tavolo e le sedie, esemplari unici, disegnati negli anni Cinquanta da Giuseppe Samonà, preside dell’università IUAV di Venezia e protagonista della cultura urbanistica e architettonica del secondo dopoguerra italiano (lotti 440-441); un tavolino da caffè razionalista in metallo nichelato e vetro, di Luigi Figini e Gino Pollini (lotto 444); una selezione di arredi e lampade di Gabriella Crespi (lotti 349-352, 821) e Nanda Vigo (lotti 347-348); un lotto di sedie “1725” di Warren Platner per Knoll (lotti 446) e alcuni arredi e lampade di Guglielmo Ulrich, di provenienza privata (lotti 355-361, 756). 

 

 




Lotto 442
Afra Scarpa e Tobia Scarpa
Quattro sedie modello "Africa" della serie "Artona". Produzione Maxalto, Italia, anni '70. Legno massello, multistrato e cuoio. (cm 55,5x80x43,5).
Stima € 6.200 - 6.500

 

 

 


Lotto 352
Gabriella Crespi
Lampada da tavolo modello "Fungo". Milano, 1970. Ottone spazzolato e lucidato e perspex opalino. Firmata a incussione alla base e alla sommità del diffusore "Gabriella Crespi". (h cm 70).
Stima € 5.000 - 6.000



 



Lotto 446
Warren Platner
Dieci poltroncine modello "1725". Produzione Knoll International, USA, 1966. Struttura in tondino di acciaio curvato, seduta e schienale imbottiti e rivestiti in tessuto. Recanti etichette del produttore. (cm 73x75x60).
Stima € 6.200 - 6.500

 

 

Un’ampia selezione di vasi in ceramica di Galileo Chini e di vetri Art Nouveau e Art Déco di manifattura francese, provenienti dalla medesima importante collezione privata italiana (lotti 362-382) completano la prima tornata.
Le giornate successive si distinguono per un’ampia raccolta di arredi, lampade, ceramiche e vetri italiani che spaziano dagli anni Dieci agli anni Novanta a cui si affiancano alcune sezioni omogenee di particolare rilievo: una collezione di disegni di Carlo Scarpa (lotti 607-610), una sezione dedicata a oltre cinquanta lotti di Angelo Mangiarotti, provenienti dalla collezione Ambroset (lotti 839-896), e un nutrito gruppo di arredi di Osvaldo Borsani, tutti da appartamenti privati milanesi (lotti 404-414, 510-513, 515, 518-519, 521-523, 525-527).

 

 



Lotto 370
Emile Gallé
"Papillon". Vaso in vetro soffiato a fasce con inclusione di polveri bianco opalescente, arancione trasparente e a macchie ametista con inserti a intarsio di vetro colorato incisi alla mola a raffigurare farfalle. Nancy, fine secolo XIX/inizio secolo XX. Firmato a punta "Gallé" sul corpo del vaso. (h cm 17)
Stima € 5.000 - 6.000

 

 

 


Lotto 895
Angelo Mangiarotti
Tavolo modello "Asolo". Produzione La Fucina per Skipper, Italia, 1981ca. Granito rosso lucidato con giunture. Rara edizione limitata.
Stima € 2.600 - 2.800



 



Lotto 409
Osvaldo Borsani
Tavolo con piano circolare. Esecuzione Arredamenti Borsani Varedo, a, 40. Piano in alabastro intarsiato e decorato a foglie d'acero in marmi vari, struttura in mogano massello. (h cm 75; d cm 124).
Stima € 3.500 - 4.000

 

 

 

 

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